Ok, forse il titolo non è il massimo ma da l’idea.
La settimana scorsa, durante l’ITPT, una delle aziende che ho incontrato è Zerto e si occupa proprio di sviluppare un prodotto per gestire il DR di infrastrutture virtualizzate facile da usare e con un costo abbordabile.
Due parole su Zerto
L’azienda è una startup Israeliana con una base anche a Boston. Hanno già più di 200 clienti diretti e 130 provider. Il prodotto che propongono è particolarmente interessante perché permette di realizzare soluzioni di DR, indipendenti dall’hardware sottostante, sia on-premise che sul cloud. Rispetto ad altre soluzioni che sono presenti sul mercato questa ha diversi vantaggi, anche dal punto di vista della semplicità d’uso e dell’efficienza della replica per non parlare poi di un meccanismo di licenza ed un costo che sono decisamente interessanti. Il mercato di riferimento va dalle grandi aziende alle SMB: ovviamente le SMB possono accedere al servizio attraverso un provider (quanto meno per questione di costi) mentre le grandi possono guardare anche a soluzioni miste o solo on-premise.
Due parole su come funziona
Il prodotto è molto semplice dal punto di vista tecnico. Su ogni Host ESXi (al momento infatti è compatibile sono con VMware mentre, prima o poi, arriverà la versione per Hyper-V e forse Citrix) gira una piccola VM che si occupa di intercettare le IO sulle VM, questa le organizza, le ottimizza e le spedisce sul sito remoto.
La replica è fatta quindi a livello di VM (molto più granulare che con molto altri tipi di sistemi).
Tutta la parte di management è demandata ad un oggetto chiamato Zerto Virtual Manager che fa leva sul vCenter. La replica quindi viene fatta in modo asincrono e non usa delle API/feature standard tipo CBT (quando ho chiesto dettagli c’è stata un po di titubanza a spiegare in dettaglio quali API e come vengono usate…)
Le funzionalità che ci si potrebbe aspettare ci sono più o meno tutte: sono presenti consistency groups come anche il supporto per vMotion, Storage vMotion, HA, vApp e VSS all’interno delle VM. Inoltre la configurazione delle diverse politiche di DR è abbastanza semplice.
Esiste anche una funzione di cloning sul sito secondario per eseguire dei test del DR che non impattino sulla produzione.
Due parole sulla roadmap
La versione 2.0 è quella disponibile adesso con la 3 in arrivo per fine anno. Con la due è stata introdotta l’integrazione con vCloud e la 3 è un’evoluzione ancora più spinta nella direzione dei provider con un prodotto ancora più facile da ri-vendere (c’è anche un portale peri il self provisioning, la gestione degli SLA con un wizard, i template, ecc.).
Il modello di licensing, stile pay-as-you-go è sicuramente favorevole per il provider che paga in funzione delle VM usate (nel caso dell’enterprise il licensing è per Socket.
Nota finale
Se sei un service provider è ovvio che è un prodotto interessante, non a caso molti service provider che usano VMware lo usano per fornire DRaaS (ci sono anche alcune installazioni in Italia/Ticino già in produzione). Se sei un utente finale è interessante lo stesso, nel senso che sapere che il tuo provider usa questo prodotto è indice che ha una soluzione valida da offrirti.
Zerto mi da l’idea di una di quelle aziende che ha comunque una vita limitata o che deve puntare ad essere acquisita il prima possibile. Per quanto il prodotto sia bello, è probabile che presto vedremo offerte similari da VMware (con il suo hybrid cloud) o Microsoft (con Azure). Quando succederà, il rivenditore potrebbe essere molto più interessato a fornire quel servizio (che compra dal listino in cui ci sono anche le licenze) piuttosto che dare il suo cliente ad un CSP qualsiasi… A quel punto Zerto avrà più difficoltà a crescere, innovare e rimanere competitiva.
Disclaimer: Sono stato invitato a questo meeting da Condor Consulting Group e loro hanno pagato per il viaggio e l’alloggio. Non sono stato ricompensato in alcun modo per il mio tempo e non sono in obbligo di scrivere articoli. In ogni caso, i contenuti di questi articoli non sono concordati, rivisti o approvati dalle aziende menzionate o da altri al di fuori del team di juku.
È di pubblica informazione il costo della licenza per SP?
Dovrebbe esserlo ma non ho chiesto onestamente.. 😉
E
Ciao Enrico, grazie per la citazione “ticinese” 🙂
Per Massimo, visto il progetto a cui aderisci e i rumors che girano, farti sapere i prezzi delle licenze potrebbe essere “sconveniente” 😛
E comunque che io sappia no, non sono pubblici i costi delle licenze per SP, posso dire però che la grossa differenza è che un SP paga la licenza a VM replicata a mese, mentre un cliente privato compra la licenza per socket ESXi.
Si’ sapevo della differenza tra modelli di licensing. Mi chiedevo solo se
esisteva un “listino pubblico” oppure se sono informazioni confidenziali.
ci sono differenti “tagli” di alliance e revenue goal, questo è un doc pubblico:
https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/mag-1364918782-qyztnt/f8f85c1c-3225-4c5d-a3ec-6db32440552f