Questo video ripropone il keynote che ho tenuto all’Achab Open Forum della scorsa settimana.
Lo condivido perchè, anche se lungo, penso possa essere interessante per tutti quei rivenditori e distributori un po impauriti terrorizzati dal cloud e dai nuovi modelli di business che impone.
Ovviamente ogni commento è gradito e immagino che ce ne saranno visto anche lo spirito un po provocatorio. 😉
Buona Visione!
Diciamo che di commenti ce ne possono essere veramente tanti. Di fatto il tuo non è un atteggiamento provocatorio ma è la realtà dei fatti. Le cose che dici sono giuste ed il fenomeno è da analizzare e sicuramente da attuare, solo……..che possiamo porci da diversi punti di vista e quindi stravolgere alcune affermazioni……sicuramente cominceremo un dibattito abbastanza lungo ed interessante. Partiamo a discutere su qualche argomento, cito 2 o 3 punti, tipo:
1) il cloud costa poco fino ad un certo punto perchè prima ti vendevo il server con exchange da 3000€ e 500€ per farlo funzionare, oggi ti vendo Office365 a 100€/mese ma 2000€ per accendertelo e configurartelo
2) il rivenditore non vende le VM in concorrenza con google e M$ appunto per non entrare nella dinamica della battaglia dei prezzi. CI sono dei clienti che vogliono andare dal sarto per avere un vestito su misura e chi lo compra al grande magazzino. SI parla tanto di affermare il made in Italy nel vino, nella moda, nei formaggi, nell’olio, ecc. e che questa sia l’unico modo per contrastare la crisi….elevare il livello del prodotto e puntare su questo che costa di più e ne vendi meno….tanto è inutile combattere con le “cinesaglie”
3) prendiamo ad esempio il vaccino in campo medico….è consigliato da tutti, è nella profilassi delle ASL, ma di fatto è una bufala per ingrassare le aziende farmaceutiche….il vaccino ti difende solo da un ceppo di infezione, se non becchi quello ti ammali ugualmente, quindi converrebbe prendere un immunomodulante ad ampio spettro per rinforzare più difese immunitarie. Anche il cloud non ha un modello personalizzato per quel paziente/cliente, ti prendi il servizio più o meno standard
4) in riferimento al punto 2), in qualche tratto del video si dice che è inutile fare concorrenza ai “big” per il discorso della loro economia di scala da cui deriva la conseguente competitività nell’offerta, però è un pò la questione della Ferrari! Mica si spaventano a vendere una macchina a 400K perchè dentro ci mettono del valore per 400K….probabilmente ciò che è dalla loro parte che noi dell’ IT invece non abbiamo è il “brand awarness”…..se ci lavorassimo di più probabilmete potremo coniugare diverse cose come anche la testa dura degli italiani “i dati sono miei e li tengo qui e basta!”, la banda che è una scusa come dici tu ma un pò penalizza, ecc. ecc. e riuscire a creare qualcosa di valore che renda il nostro private cloud come la Ferrari per la clientela…o la Pagani.
Cominciamo con poche cose eheheheh….ciaoooo!
Angelo,
prima di tutto grazie per il contributo!
Alcuni dei punti che sollevi sono condivisibili, ovviamente il mio intervento è generalizzato e serve ad innescare la discussione.
Immagino comunque che fatto che usi il cloud per dare servizi più innovativi ai tuoi clienti è un differenziante rispetto alla concorrenza tradizionale.
In ogni caso il tuo esempio di Ferrari calza a pennello, sono convinto che il canale in generale (a contatto con l’utente finale) può portare tanto valore anche attraverso il cloud. Il mio esempio voleva proprio dire che non si può fare la concorrenza sui volumi con i grandi provider ma bisogna costruire cose/servizi di qualità su prodotti commodity forniti da grandi provider.
a presto,
ciao,
Enrico