Durante il Tech Field Day #7 abbiamo avuto la possibilità di sederci con Symantec e discutere la loro nuova strategia di Backup Exec, concentrandoci in particolare sulla loro nuova appliance chiamata Backup Exec V3600.

Questo nuovo prodotto si inserisce nella strategia di appliance per il backup già inaugurata con la serie NetBackup 5000, il nuovo V3600 è finalizzato al segmento SMB / SME e si presenta come singola SKU ed in una singola configurazione hardware. Questo approccio, che è diverso da quello intrapreso con le appliance NetBackup di fascia più alta, ha lo scopo di eliminare tutto il lavoro di sizing e la parte di integrazione di sistema, lasciando al cliente un sistema pre-costruito e pre-configurato che è pronto per eseguire i backup immediatamente.

Cosa c'è dentro la scatola?

Ecco una tabella che riassume tutte le caratteristiche hardware dell' appliance Backup Exec V3600:

Form Factor 1U
CPU Quad Intel Xeon 2.4 Ghz CPU
Memoria 16GB DDR RAM
OS Windows 2008 R2 Embedded
Security OS Hardened At Factory with Symantec Critical System Protection
Data Storage 2 X 40GB SSD Disks per il S.O. (RAID 1)
4 X 2 TB SATA Disks (RAID 5)
5.5TB di Capacità Storage deduplicabile
Disk Management Controller Hardware RAID 5 Onboard
I/O Una porta 1Gb Ethernet (1 porta addizionale dedicata alla gestione della Appliance)
Altre porte di I/O Una porta per il FE management network / Due porte USB 2.0

Ed è così che l'apparecchio appare dall'esterno e dall'interno, tutte le foto sono state realizzate da Bob Plankers.

A livello Software l'apparecchio è fornito con Backup Exec 2010 R3 pre-installato, che è l'ultima versione disponibile ad oggi, e tutti i suoi software vengono aggiornati tramite l'interfaccia web, che viene utilizzata anche per monitorare lo stato dell'hardware e per configurare la rete durante la prima installazione.

Cosa mi piace

Hanno deciso per una licenza di tipo "all-you-can-eat", dove tutto è già compreso (inclusa la replica) per un numero illimitato di client, hanno anche incluso agenti a livello di applicazione (come Exchange, Microsoft SQL ed altri), tuttavia, gli agent più avanzati sono venduti a parte: NDMP, Enterprise Vault, agenti SAP, agenti DB2, CASO (per gestire appliance multiple), ADBO, Linux media agent, agente per Novell Netware, Desktop and Laptop Option.

Il form factor compatto ad 1U è sicuramente un plus per i datacenter di oggi dove lo spazio è sempre un grosso limite.

L'appliance (ma in realtà dovrei dire: Backup Exec 2010 R3) è completamente integrata con le API vStorage di VMware per la protezione dei dati, al fine di ottenere una ottima copertura dei backup in ambienti VMware.

L'apparecchio può fare Backup sul cloud (solo su Nirvanix in questo momento) nativamente senza plugin o software aggiuntivi, supporto per altri provider è previsto nel breve termine.

La deduplication è disponibile e licenziata e può essere attivata sia sul client sorgente, per ridurre al minimo il traffico di rete, sia direttamente sul media server per preservare cicli di CPU sulle macchine sorgente.

Cosa non mi piace

Assolutamente nessun supporto per i tape, che è, a mio parere, un problema importante. Anche se le aziende sembrano essere disposte ad abbandonare il nastro come supporto primario per i backup, i tape hanno ancora assolutamente un senso per l'archiviazione e per il vaulting remoto, l'unico modo per spostare i backup fatti con l'appliance su nastro è quello di utilizzare un apposito media server tradizionale collegato ad una libreria di nastri, ma si dovranno acquistare licenze in più ed altro hardware.

L'apparecchio fornisce solo protezione RAID5 per i dischi che contengono i dati di backup, questo è il secondo grande problema, la configurazione è fissa e non c'è possibilità di portarla ad un più protetto RAID 6, questa sarebbe dovuta essere una scelta obbligata dato l' utilizzo di dischi da 2 TB SATA all'interno dell'appliance.

L'appliance non è espandibile, se avete bisogno di più spazio dovrete acquistare un' altra appliance, questo non è un difetto per-sé, ma avere un unico modello per coprire tutte le esigenze delle PMI avendo una capacità fissa mi sembra un po' limitato.

Conclusioni

Symantec ha fatto un buon lavoro nel creare di una proposizione attraente per il segmento SMB (soprattutto per le licenze illimitate), ma ci sono alcuni difetti che possono rappresentare un problema per molti, in particolare il supporto dei nastri, e sono sicuro che avere una appliance come questa ma virtuale (un dispositivo di backup su virtual machine) avrebbe potuto essere un killer product soprattutto per il segmento inferiore del mercato delle PMI.

DISCLAIMER: Symantec è stato uno sponsor del Tech Field Day 7, e come tale è stato in parte responsabile del mio biglietto aereo e delle sistemazioni alberghiere. Inoltre, hanno fornito un rinfresco e l’uso dei loro uffici per le nostre sessioni. Symantec ha regalato a tutti i delegati una T-shirt ed una chiave USB. Le opinioni espresse qui sono mie e non sono state influenzate in alcun modo da Symantec.