Tintri è una startup Americana che sta sviluppando una soluzione storage dedicata a VMware. Ne avevamo già parlato in passato proprio mentre lanciavano il prodotto sul mercato per la prima volta.
Di solito, quando si parla di storage per VMware si parla di storage che ha una qualche integrazione anche con VMware, in questo caso si parla di uno storage fatto su misura per VMware.
Due parole sul prodotto
Tintri in pratica produce un array particolarmente integrato con VMware anzi, solo per VMware. Sfrutta tutte le API messe a disposizione e praticamente si ha un controllo particolarmente granulare su ogni singola operazione che riguarda lo storage.
Questo storage si presenta come un Datastore NFS, ha una interfaccia grafica eccellente e un controllo sulle performance decisamente granulare.
Il team che ha sviluppato il prodotto è composto da persone che hanno avuto ruoli di spicco in VMware, Datadomain, NetApp (e altri). Infatti lo storage ha molte caratteristiche che ricordano questi prodotti. Architetturalmente parlando c’è uno strato di SSD su cui transitano il 99% delle IO mentre lo spazio viene ottenuto grazie ad una batteria di dischi SATA (per un Tot. di 13,5TB). La filosofia è semplice 1 nodo 13,5TB se hai bisogno di più storage compri un secondo nodo. Ovviamente, ormai con quasi tutti i vendor dell’ultima generazione è così, la deduplica è una feature data per scontata come anche le snapshot (particolarmente efficienti).
Semplice ed efficace
Il prodotto è così semplice da usare, che la si può dare in mano praticamente a chiunque. In effetti si elimina in grade parte la parte di amministrazione dello storage e i concetti diventano molto quelli di VMware per cui un buon sistemista VMware ha un bel problema in meno da gestire!
Inoltre, la grande integrazione con VMware (compreso il VAAI) permette di ottenere risultati sorprendenti: ad esempio il VDI si gestisce con un filo di gas.
Una delle cose che mi ha entusiasmato di più è la possibilità di andare a vedere le IOps che sviluppa ogni singola VM, capire in dettaglio le latenze e come vengono usate le risorse dell’arra in generale: praticamente si riesce a capire come stanno andando le cose con tre click!
Bello, ma solo per VMware
Il bello di questo storage è anche il suo brutto. In pratica è stato disegnato solo per VMware e funziona solo con VMware. Certo, quelli di Tintri stanno sviluppando una versione compatibile con Hyper-V e Xen ma hanno già messo avanti le mani (più volte) sull’impossibilità di avere l’integrazione che hanno con vSphere (soprattutto perché gli altri hypervisors non hanno API così sofisticate come quelle di VMware).
Inoltre, se ti serve storage per altre cose (ad esempio un DB fisico) devi comprare un altro storage.
In somma, non è adatto per aziende piccole e non è adatto per aziende che non fanno di VMware una religione.
Nota finale
L’azienda sta facendo bene (70 clienti nel primo anno di attività non è male), si sta espandendo e sta aggiungendo funzionalità al prodotto. Come dicevo poc’anzi è un prodotto molto verticale ma è ovvio che è da tenere d’occhio se si pensa a grandi infrastrutture VMware o a fare tutto con VMware… in tutti gli altri casi i vantaggi potrebbero perdersi per via del fatto che il cliente deve acquistare un secondo storage per gestire quello che non è VMware
Disclaimer: Sono stato invitato a questo meeting da Condor Consulting Group e loro hanno pagato per il viaggio e l’alloggio. Non sono stato ricompensato in alcun modo per il mio tempo e non sono in obbligo di scrivere articoli. In ogni caso, i contenuti di questi articoli non sono concordati, rivisti o approvati dalle aziende menzionate o da altri al di fuori del team di juku.