Ho appena letto questo articolo che mi ha dato la conferma che Oracle ha finalmente un atteggiamento più disteso nei conferenti delle piattaforme di virtualizzazione.
Già qualche mese fa c’era stato un annuncio simile da parte di Oracle e Microsoft per Hyper-V e Azure e questo va nella stessa direzione.
Il supporto ufficiale di Oracle Linux è un’ottima cosa per gli utenti VMware e forse anche un modo per eliminare un po di quel FUD che spesso viene paventato riguardo al supporto reciproco.

Un passo alla volta

Ovviamente questo non basta, lo scoglio più grave lamentato dai clienti è il meccanismo di licensing di Oracle quando questo viene installato su Hyper-V o VMware ma anche qui sono convinto che, prima o poi, ci saranno delle novità.

Altri segnali positivi arrivano dal lato infrastruttura: la piattaforma storage ZS3 è già stata certificata per ESXi e alcuni rumor parlano di ulteriori attività che le due aziende stanno portando avanti per una maggiore integrazione. (quest’ultimo passaggio me lo sono riletto anche io più volte perché sembra fantascienza ma ho prove inconfutabili che non posso divulgare in questo senso).

Nota finale

Mi ripeto, una maggiore amicizia fra Oracle e VMware non può che essere di aiuto agli utenti. Probabilmente, una maggiore disponibilità ad integrarsi con altre piattaforme, soprattutto quando si parla di HW, è anche una buona occasione per Oracle per diventare più appetibile dal punto di vista degli utenti.

PS la settimana prossima farò il keynote di apertura all’Oracle’s Storage Innovation Summit, se siete da quelle parti e volete fare due chiacchiere sull’argomento sapete dove trovarmi. 😉

WS-ENG

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