Durante il mio ultimo viaggio a San Francisco ho passato un paio d’ore con il CEO di Arkeia, Bill Evans, e abbiamo parlato delle ultime novità presentate dalla sua azienda e di come sono voluti i suoi prodotti negli ultimi anni.
In passato sono stato un loro partner e me li ricordavo come un’azienda mono prodotto particolarmente focalizzata sul backup SMB di ambienti Linux ma, dopo questa chiacchierata, posso sicuramente dire che tutto ciò non è più vero.
L’azienda
Arkeia è nata nel 1996 e, oltre che nella Silicon Valley e San Diego, hanno alcune basi in Europa (Parigi e Berlino). La loro missione è di fornire soluzioni di backup e disaster ricoveri attraverso il loro prodotto Arkeia Network backup, venduto sia in forma di software che di Appliance.
L’azienda ha circa 150 partner e più di 7000 clienti in giro per il mondo in quasi tutti i mercati. Nel 2009 hanno fatto anche un grande investimento acquisendo una piccola software house, Kadena, con una interessantissima tecnologia di deduplicazione dei dati.
Il loro mercato principale è il Midrange e si confrontano tutti i giorni con soluzioni come Symantec BackupExec, Acronis o Veeam.
L’evoluzione
Come ho scritto prima, fino alla versione 6 del prodotto Network Backup, L’azienda era particolarmente concentrata nel proporre una soluzione a clienti SMB nel campo Linux. Il loro supporto per ambienti Microsoft e Unix non era un granché e venivano offerte poche integrazioni a livello applicativo.
Da allora Arkeia ha iniziato a rilasciare una serie di innovazioni al suo prodotto, fino al punto di diventare una cosa molto diversa e una soluzione interessante per gli ambienti virtualizzati.
Ora, il software ha una buona interfaccia grafica web (introdotta con la v.7), un supporto molto vario ed esteso per ambienti virtualizzati (introdotto con laV.8) e un’ottima soluzione di deduplication (annunciata pochi mesi fa con la v.9).
E quando dico un “vario ed esteso supporto per gli ambienti virtualizzati” lo dico nel vero senso della parola! Arkeia supporta praticamente tutti gli hyoervisor esistenti: vSphere, Hyper-V, XenServer, KVM e Virtuozzo. In particolare, se si parla di VMware e Micorosoft vengono supportate tutte le API messe a disposizione dai vendor (es. vStorage, VSS, ecc.). Arkeia ora supporta anche molti sistemi operativi ed hanno anche una serie di plugin per applicazioni e DB.
Deduplication al centro
Arkeia vede nella deduplication un punto chiave della sua strategia. La tecnologia sviluppata da Kadena (chiamata “Progressive Deduplication”) è molto efficiente e premete di raggiungere ottimi livelli di riduzione del dato ad una velocità molto elevata se comparata a tecniche classiche quali quelle del “fixed block size” o del “variable block size”. La progressive dedupe è una tecnologia molto furba e Arkeia sta investendo molte energie per portarla sia a livello client che server. Nel primo caso, ad esempio, viene utilizzata durante il job di backup per comprimere i dati prima che questi viaggino in rete abbattendo quindi l’uso di banda e di CPU del server. Al momento, riguardo la parte server, è possibile replicare dati già deduplicati fra diversi siti (electronic vaulting) ma, da quello che ho capito, in futuro saranno aggiunte altre funzionalità.
I vantaggi della deduplication diventano ancora più chiari quando si parla di Cloud Backup (sia in caso di privato che di pubblico) specialmente in paesi (come l’italia) dove la banda internet è ancora molto costosa. Inoltre, i VAR possono anche pensare di vendere ai loro clienti un appliance per fare salvare i dati e poi fornire un servizio di replica su un DC remoto da cui erogare un eventuale servizio di “restore as a service” o “DR a a Service”.
Nota Finale
Arkeia è sicuramente un’azienda più matura di come me la ricordavo, con un prodotto decisamente migliorato e una tecnologia di deduplica che può essere considerata come la ciliegina sulla torta. La loro strategia è molto semplice e la loro di prodotti (software e appliance) è in linea con le esigenze della maggior parte dei clienti SMB. Le soluzioni di backup in ambito SMB sono veramente tante e, ad oggi, è difficile trovarne una particolarmente al di fuori dal coro. In ogni caso, se state valutando una soluzione del genere, questa dovrebbe essere aggiunta alla vostra lista soprattutto se avete l’idea di realizzare un sistema che preveda la replica dei backup in remoto o siete alla ricerca di una opzione per il DR economica.
Disclaimer: Sono stato invitato a questo meeting da Condor Consulting Group e loro hanno pagato per il viaggio e l’alloggio. Non sono stato ricompensato in alcun modo per il mio tempo e non sono in obbligo di scrivere articoli. In ogni caso, i contenuti di questi articoli non sono concordati, rivisti o approvati dalle aziende menzionate o da altri al di fuori del team di juku.