Dopo aver digerito tutte le informazioni che ho raccolto durante l’ultimo Storage Field Day sono pronto a parlare di alcune delle cose interessantissime che ho visto settimana scorsa nella bellissima California del nord.
Kaminario è stata la nostra prima tappa, Kaminario è un player relativamente giovane nel mercato dei flash array, essendo stata fondata nel 2008, Dani Golan, fondatore e CEO dell’azienda ha presentato quest’ultima ed il loro prodotto alla platea dello #SFD1 in un modo molto coinvolgente e tecnico, ha iniziato spiegando un concetto che immagino oramai tutti conoscano già: le memorie flash richiedono una nuova architettura lato storage array, in quanto gli storage array di vecchia concezione semplicemente non sono in grado di sfruttare le velocità e le basse latenze delle memorie flash.
Ho particolarmente apprezzato un punto della presentazione di Dani: “what is high end storage anymore?” (cosa possiamo considerare storage high end al giorno d’oggi?), potremmo dibattere mesi (forse anni) su questa domanda, nella mia testa qualunque cosa che sia sufficientemente affidabile e veloce può essere considerato “high end”, non è più un qualcosa che ha a che fare con aziende dai nomi altisonanti.
Il Sistema
Il sistema è completamente software-based e completamente distribuito, l’hardware che è attualmente qualificato per far girare la piattaforma Kaminario K2 è il Dell M1000e blade chassis, dove ciascuna blade porta una parte di storage flash e connessioni I/O e può scalare tra diversi chassis e rack ma Dani ha spinto molto sul fatto che non ci sono legami con l’hardware sottostante.
La loro architettura software è chiamata “SPEAR”, che comprende (nelle loro parole) una architettura scale-out granulare, hardware x86 “best of breed” e una vasta scelta di media a stato solido, che significa che a livello di storage array sono liberi di utilizzare qualunque tipo di hardware x86 mixato con qualunque tipo di media allo stato solido: dalle schede flash PCIe ai dischi SSD SAS, al di sopra troviamo il loro layer “DataProtect” che descrive cosa può fare lo storage array in termini di affidabilità e di features: HA in N+1, Thin Provisioning, Operatività non-disruptive, Snapshot redirect-on-write e replica ad alta velocità (anche se non c’è l’opzione per la replica sincrona).
Dani ci ha mostrato anche una demo preregistrata di come il sistema affronta il failure di un nodo, estraendo completamente una blade dalla enclosure, il sistema cade da 500K a zero IOPS e torna poi su a 400000 IOPS (80% della capacità originale) dopo meno di 10 secondi, dopodiché recupera completamente tornando a 500K IOPS non appena una nuova blade viene inserita. Decisamente una demo interessante anche se la caduta a zero IOPS ha preoccupato qualcuno dei delegati dello Storage Field Day.
Nota Finale
Kaminario ha mostrato i muscoli durante la loro presentazione, stanno certamente cercando di risolvere dei problemi specifici delle aziende di oggi: accelerare applicazioni I/O intensive eliminando la parte disco tradizionale in un array di nuova generazione che può erogare un elevato numero di IOPS pur mantenendo i costi di operatività bassi con feature next-generation. Kaminario è sicuramente una azienda da mettere nella vostra shortlist se state cercando uno storage ad alte prestazioni che possa accelerare i vostri workload I/O intensive.
Potete vedere la presentazione di Kaminario qui.
DISCLAIMER: Kaminario è stato uno sponsor dello Storage Field Day 1, e come tale ha contribuito parzialmente ai costi di viaggio e alloggio. Le opinioni espresse qui sono mie e non sono state influenzate in alcun modo da Kaminario.