Probabilmente avete già letto dell’ultima acquisizione di EMC: Greenplum. Si possono già trovare decine di articoli in proposito (ne segnalo qualcuno: 1,2,3,4) e vorrei aggiungere anche un piccolo contributo.
Questa acquisizione, fra le altre, è un ulteriore passo nella strategia di EMC per trasformarsi da storage vendor ad azienda che fornisce prodotti di management e analisi di dati e informazioni (in inglese suonava meglio). Probabilmente, l’obiettivo finale è quello di battagliare con IBM, HP e Oracle sui servizi e il software più che sull’infrastruttura e per fare ciò stanno creando un portafoglio di soluzioni per gestire i processi che governano i dati più che i dati i dati stessi.
Devo anche aggiungere che EMC è si il leader mondiale delle vendite di storage ma la leadership tecnologica è fortemente minata dai nuovi produttori (gli esempi più eclatanti vengono da aziende come Compellent, NetApp e 3Par ). Questi vendor sono più piccoli ma stanno crescendo molto velocemente e con risultati molto superiori a quanto si registra normalmente sul mercato!
Dall’altra parte, EMC ha un terzo del mercato quindi, se qualcuno cresce più della media, è facile intuire a chi sta rubando i clienti. EMC sta perdendo perchè ha un sacco di prodotti ma mai i migliori e mai ben integrati fra di loro. Ecco perchè sta cercando di cambiare le regole del gioco, nei deal di solo storage sono perdenti in ogni caso: non avendo la miglior tecnologia, devono sempre decidere se perdere una vendita o tagliare sul prezzo per non perderla!
Tagliare i prezzi non è una gran strategia e non la puoi mantenere per lungo tempo (gli investitori sono li per vedere aumentare ricavi e guadagni) così la miglior strada da seguire per difendersi diventa attaccare… EMC non può difendersi dal punto di vista tecnologico (Vplex è l’ultimo esempio fallimentare, da considerarsi più un esperimento di scienza che un prodotto utilizzabile), molto meglio invece sfruttare la propria nomea per attaccare da un’altra parte e con strumenti nuovi.