Disclaimer: Lavoro per un partner Dell e recentemente ho scritto un articolo sulle blade di CISCO (ripeto per la millesima volta, sono un bel prodotto) che non è piaciuto ai rappresentanti di CISCO e neanche ad alcuni dei suoi rivenditori ma che, in molti, mi hanno confermato decisamente condivisibile. L’obiettivo di questo articolo quindi non è rigirare il coltello nella piaga ma di portare dei fatti ed esprimere la mia personale opinione.
In questi giorni, a Las Vegas, si sta tenendo il Cisco Live l’evento per i clienti e i partner del grande vendor di apparati di rete. Purtroppo, però, la notizia non è questa e la maggior parte delle news che girano riguardano due aspetti che considero abbastanza negativi.
C’è chi scende e c’è chi sale
Il primo, forse quello più inquietante, è che da qualche giorno gira un report in cui si parla di 5000 tagli (anche se alcuni analisti si spingono a dire che per fare bene ne sarebbero necessari 10000!!! – equivalente al 14% della forza lavoro) già dal prossimo mese. Questo perchè i risultati sono deludenti e le prospettive future non entusiasmano gli investitori.
A quanto appena scritto devo aggiungere anche che HP ha appena rilasciato un annuncio gongolante in cui riporta un incremento di market share in tutti i segmenti di mercato e in tutte le regioni dove si confronta con CISCO proprio sui prodotti per il network!
Anche Juniper, l’altro grande concorrente nella fascia alta dei prodotti di networking, sta guadagnando quote di mercato, sempre a spese di Cisco.
Troppi fronti aperti
Insomma Cisco sta facendo male in quello che è il suo core business ma non è finita! Infatti, anche sui prodotti non networking, mi riferisco soprattutto alle blade in questo momento, ha dovuto iniziare ad abbassare drasticamente i prezzi, e quindi i margini, per poter giustificare dei volumi che prima stentavano ad arrivare. E’ ovvio che una concorrenza di questo tipo non può fare che piacere ai clienti ma, a lungo andare, andrà a compromettere ulteriormente i risultati finanziari dell’azienda.
La gestione di CISCO degli ultimi tempi non è stata brillante, c’è stato un momento di smarrimento dovuto soprattutto ad una certa brama di espansione nel Datacenter e nel mercato consumer che invece di portare i risultati previsti ha messo in cattiva luce il management.
Infatti, non solo CISCO ha sbagliato sul lato consumer (vedi l’acquisto e poi la chiusura di FLIPVideo), ma continuano a sussistere dei dubbi anche sul fatto che abbia intrapreso una via molto ostica mettendosi a produrre server X86: mercato famoso per i bassi margini, la competitività estrema e la necessità di fare volumi sempre maggiori tutti i trimestri!
Infatti, se prendiamo in esame tutte le componenti delgli stack tecnologici attuali, partendo dai servizi fino a giù alle componenti hardware più becere, troviamo che chi guadagna in questo settore sono le aziende che hanno in mano lo storage (tutti meno CISCO), il software (VMware, Oracle, Microsoft) o i servizi (IBM, HP con l’ex EDS, Dell con Perot) e CISCO non ha nessuno di questi 3 elementi nella sua offerta!
Infatti, uno delle discussioni che emergono spesso in questi giorni, è proprio sul fatto che CISCO e EMC dovrebbero fare un merge per tentare di creare un altro colosso dell’informatica ma ho molti dubbi che ad EMC convenga una operazione del genere.
Lo smarrimento di Cisco lo si ritrova anche in oggetti come il tablet CIUS, se è vero, come leggo, che costerà 750$ (per un tablet 7″!), non pensò diventerà un prodotto di successo (anche se ha il supporto di applicazioni specifiche per la VOIP/collaboration di CISCO). E anche qui la concorrenza non sarà facile perchè HP sta cercando in tutti i modi di attrarre sviluppatori specifici per l’area enterprise mentre Apple detiene l’80% del mercato!
Nota finale
Insomma come la metti la metti, Cisco ha aperto troppi fronti e sta faticando a ottenere risultati. Gli investitori sono insoddisfatti e sarà necessario una bella cura per portare qualche risultato finanziario in tempi brevi. Il problema però non sono i “tempi brevi” ma bisogna capire cosa farà l’azienda nel medio/lungo termine: cambierà il CEO? John Chambers forse ha fatto troppi errori (anche se in passato aveva portate grandi risultati). Spero anche che venga presentata una nuova strategia (comprese nuove alleanze, prodotti e accordi commerciali) capace di invertire un trend che al momento è in controtendenza con i risultati dei concorrenti!
Ogni commento è il benvenuto!