Qualche giorno fa The Register ha pubblicato un’intervista che mi ha fatto riguardo al mio punto di vista su Oracle e la sua strategia storage.

Non tutti, soprattutto alla Oracle, l’hanno gradita ma i commenti che mi è capitato di raccogliere sui vari social network sono, nella stragrande maggioranza, in linea con il mio pensiero. A confermare ulteriormente questa strategia ci ha pensato la Oracle stessa: oggi ha presentato una libreria a nastri (e un nuovo tape drive) capace di ospitare 1 exabyte di dati (1000 petabyte in nastri!!!).

Per chi si aspettava un annuncio nell’ambito dello storage, nel senso di SAN o NAS, c’è stata un po di delusione (lo posso capire) ma cosa vuoi? vuoi mettere quanto margine si può fare su un oggetto del genere? mica vorrai paragonarlo a quello di una normale Storage Area Network… Giusto?

La cosa che mi ha colpito di più di tutto l’annuncio è stata questa frase: “Compared to disk-only solutions from EMC, Oracle’s StorageTek solution scales to 30x the capacity and 50x the performance, while requiring 99 percent less power and cooling. This increased capacity and throughput helps customers reduce the costs of enterprise storage while providing the fastest backup and archive solutions available today.”. Cosa dovrebbe significare? come si fa a paragonare un sistema a dischi con uno a nastri? Un po strano, sicuramente si riferisce ai prodotti DataDomani (VTL con Deduplica) ma il paragone è veramente difficile visto le caratteristiche che mettono in campo queste rispetto ad una libreria tradizionale.

La strategia di Oracle è sempre più chiara: massimizzare i margini con prodotti di nicchia particolarmente orientati all’high-end e gli appliances (EXA*).